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Referendum, farne tante con votazione elettronica, per una vera democrazia

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jo8
icon1  view post Posted on 19/1/2015, 00:07     +1   -1




Sono favorevole ai referendum, e vorrei che se ne facessero di più.
Se così fosse, per eliminare del tutto i disagi dovuti all'organizzazione dei seggi, diverrebbe indispensabile la votazione elettronica, mediante il tesserino fiscale ed usufruendo di un codice segreto che consenta di votare una sola volta.
La faccenda del quorum mi sembra una trappola molto ben studiata per sterilizzare i referendum: qualche volta vale, qualche volta no.
Tanto per fare un esempio, per il finanziamento del 4 per mille ai partiti (di un decennio fa), sul mod. 740, era sufficiente un miserabile 15 % di votanti per renderlo valido. Fortuna che quel 15% non è stato neanche raggiunto.
Questo conferma che quando il parlamento, o i partiti hanno da guadagnarci, si sistemano il quorum come meglio aggrada loro.
Per altri referendum, es. per il "no" al finanziamento dei partiti, occorreva superare il 50% minimo dei votanti.
Nonostante che quel 48% che è andato a votare si sia espresso in stragrande maggioranza per il "no" al finanziamento, il referendum è stato annullato.
La logica vuole che un quorum così impostato sia fasullo perchè ha conteggiato come "sì" le persone che non sono andate a votare.
E' quindi necessario rivedere il quorum, per rendere democratico il referendum, come succede in Svizzera, dove è la maggioranza dei voti espressi che conta, indipendentemente dal numero delle persone che hanno votato.
In questo modo, chi ha veramente a cuore un problema sociale, è spinto ad esprimersi.
Molti altri importanti referendum sono stati annullati per via del quorum, referendum che sono costati molti sacrifici a chi ha raccolto le firme.
Questo importante strumento di democrazia diretta dà molto fastidio ai politici, i quali vogliono essere i soli a fare o disfare le leggi, perchè ciò fa gioco ai loro intrallazzi.
C'è quindi piena cattiva fede nella decisione (inserita nella costituzione, peraltro non votata dal popolo italiano) di introdurre il quorum, un estremo tentativo di renderlo più difficile, inefficace.
Pensiamoci bene, in che cosa consiste la nostra democrazia? Soltanto nello scegliere un partito piuttosto che un altro e solo in qualche caso un delegato scelto da noi.
Il quale delegato, fra l'altro, può decidere in qualsiasi momento di cambiare addirittura partito.
La nostra democrazia, quindi, è del tutto insufficiente, poichè il nostro colloquio coi legislatori o amministratori finisce qui, ogni altra possibilità, anche se esiste, è praticamente ininfluente.
Cosa ci rimarrebbe infatti da fare? Scrivere una lettera al deputato, al senatore, al presidente della repubblica per dir loro ciò che non và?
Cos'altro ancora? Forse le manifestazioni di piazza organizzate da partiti, sindacati, movimenti, ecc..
Queste minoranze devono dunque influenzare le decisioni del governo?
E le decine di milioni di persone che non intendono andare in piazza ad osannare gli oratori, non devono avere voce in capitolo?
Ci vogliono invece tanti referendum, da votare elettronicamente, con la propria scheda del codice fiscale, presso un lettore (tipo bancomat) posto in ogni circoscrizione, ufficio postale o altri pubblici uffici, accessibili anche dall'esterno, in modo che il voto si possa dare a qualsiasi ora.
In questo modo, se volessero, i politici potrebbero avere in tempo reale risposte a quesiti posti alla popolazione, anche per consultarla in merito a qualche legge che stanno discutendo.
Ciò potrebbe avvenire senza raccolta di firme ma semplicemente diffondendo i quesiti via stampa, radio, TV, internet, ecc.
Troppo bello sarebbe e dubito che i politici rinuncino ai loro poteri per intrallazzare con le varie mafie: criminali, imprenditoriali, religiose.
 
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0 replies since 19/1/2015, 00:07   35 views
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